Neo Avvocato – Quando aprire la partita IVA

CI SIAMO!!! Finalmente ti sei abilitato, e adesso? Inizia una nuova strada. Se il tuo desiderio è fare l’avvocato la strada è a senso unico:

DEVI ISCRIVERTI ALL’ALBO!

Ma devi aprire anche la partita IVA?!

Andiamo per ordine:

  1. ISCRIZIONE: per poter spendere il titolo di avvocato è necessario, dopo aver superato l’esame di abilitazione, iscriversi all’albo. Questa iscrizione comporta l’obbligo di aprire partita IVA? SI
  2. QUANDO ISCRIVERSI: sul fattore tempo va fatta una distinzione. Premesso che un avvocato iscritto all’albo è tenuto ad aprire partita IVA, alcuni COA consentono di iscriversi immediatamente anche senza aprire partita IVA che però andrà aperta e comunicata entro un certo lasso di tempo (di solito 2/3 mesi). Alti COA, invece, richiedono il numero di partita IVA fin da subito, nel momento stesso dell’iscrizione all’albo (es. COA Napoli).
  3. POSSO NON APRIRLA? NO – Se siete avvocati in quanto liberi professionisti dovete necessariamente aprire partita IVA. La professione è incompatibile con il lavoro subordinato, siete tenuti a fatturare e siete obbligati ad aprire partita IVA. In quanto “giovani” professionisti aderirete al regime forfettario che vi permetterà di accedere ad un regime agevolato proprio per “facilitare” la vostra attività.

RIFLESSIONE

Spesso i giovani aspiranti avvocato sono timorosi verso la partita IVA, ma in regime forfettario la situazione è abbastanza “gestibile”.

Quello che invece può risultare più pesante (non nel primo anno) è Cassa Forense.

Dunque, premesso che sono ambedue obbligatorie, è necessario fare una analisi/stima preliminare.

In caso di dubbio rivolgetevi ad un professionista che possa prospettarvi un quadro chiaro delle spese (anche stimate) da sostenere per l’attività professionale così da avere consapevolezza e scegliere anche le giuste tempistiche.

In questo articolo ci limitiamo a darvi uno spunto, un esempio pratico aggiornato ai parametri di legge attuali (2022). Riportiamo un esempio esaustivo redatto da www.flextax.it per darvi un’idea delle cifre:

Esempio:

Ricavi: 19.000 €

Coefficiente di redditività: 78%

Contributi obbligatori versati nell’anno in corso: 4.000

Reddito imponibile – Il reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall’applicazione del coefficiente di lordo: 14.820 € (19.000 x 78%)

Reddito imponibile netto: 10.820 € (14.820 – 4.000)

Imposta dovuta: 1.623 € (10.820 x 15%)

N.B: per semplicità abbiamo ipotizzato che i contributi previdenziali obbligatori versati nell’anno fossero pari a zero. In questo modo il reddito imponibile lordo corrisponde al netto.

Vi suggeriamo di leggere l’articolo completo qui:

https://flextax.it/calcolo-tasse-ed-esempi-in-forfettario-per-avvocati/