Ci credi davvero?
Le attuali generazioni sono assuefatte ad una narrazione di successo ad ogni costo, di parametri in cui rientrare, etichette da concquistare, standard da raggiungere per non sentirsi “inadeguati”, per non essere dei falliti.
Ma chi sono i falliti?
- Gli studenti che dovevano lavorare per mantenersi gli studi e forse non hanno ottenuto il massimo;
- Gli studenti che non avevano i mezzi per accedere alle università “esclusive”;
- Gli studenti che hanno dovuto affrontare delle difficoltà e hanno osato “tardare”.
L’elenco è lungo.
I FALLITI sono tutti coloro che per qualunque motivo non siano riusciti a rientrare nello “standard dell’eccellenza”.
Ma è davvero così?
No, non è davvero così.
Una verità esiste, ci sono ambienti nei quali si nutre questa narrazione, in cui o sei l'”eccellenza” (????) o non sei “degno” di entrare nella schiera degli “eletti”.
Se il vostro obiettivo è questo, allora dovee essere quello che l’etichetta richiede e se per qualche motivo, indipendentemente dal vostro reale “valore”, non siete riusciti a rispettare lo standard, pazienza perchè siete fuori, siete falliti.
MA NON SIETE FALLITI
Se però sei nella categoria di quelli che non rispecchia lo “standard” ora mi rivolgo a te.
NON SEI DESTINATO ALL’INSUCCESSO.
Bene, hai perso l'”occasione” di lavorare in questi ambienti selettivi e quindi? Tu hai un valore e devi crederci, coltivarlo e sfruttarlo in tutte le sue potenzialità.
Smettila di sentirti “sbagliato” perché ti sei laureato fuori corso, sei stato bocciato, se hai ricevuto qualche no.
TU NON SEI UN NUMERO E NON COMPORTARTI COME TALE.
E’ SOLO RETORICA
Questo non è uno slogan, non è un messaggio motivazionale ma di protesta.
Smettetela di farvi incastrare nelle etichette e quando toccherà a voi iniziate a guardare gli altri al di là delle barriere. Innescate un cambiamento. Basta con le comparazioni ossessive, basta con “quanti anni hai? Quando ti sei laurat*? Quando ti sei Abilitat*? Quanto guadagni? Ecc.
APRITE GLI OCCHI E LIBERATE LA MENTE
NON E’ MEDIOCRITA’
Questo non è un invito alla mediocrità, non vi sto dicendo di non impegnarvi, di non dare il massimo. Vi sto dicendo solo che se per qualunque motivo non siete riusciti a rispettare lo standard (insano) dell’eccellenza non dovete credere di non essere eccellenti.
Ci vorrà più fatica, dovrete lavorare di più e dare prova del vostro lavoro ma un numero non dice nulla di voi e dovete crederci per potervi fare strada.