Esame avvocato – meglio studiare dai manuali o dai compendi?

Come la dottrina e la giurisprudenza non sempre trovano un punto di condivisione, così i manuali ed i compendi sono da sempre contrapposti in una sfida tra chi sostiene la completezza dei primi e chi la praticità dei secondi. Ma qual è realmente la scelta migliore?

Premesso che non troverete mai un parere unanime e che non esiste la soluzione “giusta”, ci sono però dei criteri che possono guidarvi nella scelta, partendo dalla vostra situazione e dalle vostre personali esigenze. Quali sono questi criteri?

1 – Quanto tempo avete a disposizione per studiare?

Questa è la prima domanda che dovete porvi. Se non potete permettervi di prendere una pausa abbastanza lunga dal lavoro va da sè che la scelta del manuale potrebbe essere svantaggiosa. Studiare dal manuale in fretta e furia non vi fornirà una preparazione “più completa” ma, al contrario, avrete poco tempo per selezionare le informazioni e ripeterle! Sarete solo più confusi. Se avete tempo, invece, prediligete il manuale.

2 – Da che punto partite?

Nella scelta tra manuale e compendio va preliminarmente valutata la propria base di partenza. E’ necessaria un’analisi autocritica della propria situazione:

  • quanto ricordiamo della teoria?
  • abbiamo fatto una buona pratica?
  • quanto tempo ci occorre per riprendere la materia e tutti i suoi principi?

3 – Data d’esame

Quando conoscerete la vostra data d’esame avrete le idee più chiare sul tempo a disposizione per studiare. Se avete una data “lunga” potete orientarvi verso il manuale (anche se siete partiti dal compendio). Se, invece, avete una data “breve” valutate a che punto siete! Se avete scelto il manuale e vi manca ancora molto deviate verso il compendio. Se, invece, siete a buon punto iniziate quanto prima la ripetizione!

4 – Attenti alla ripetizione

Se studiare è importante lo è ancor più ripetere! Nel calcolo del tempo a disposizione programmate bene i tempi di studio e ripetizione. Non sottovalutate il tempo necessario per riprendere quanto studiato e per mettere a posto i vari tasselli. Inoltre, calcolate il tempo necessario da dedicare alle esercitazioni per la risoluzione dei quesiti giuridici.

5 – Sostanziale vs processuale

Dovete studiare anche il processuale? A mio avviso si! E’ un esame di abilitazione, si può prescindere da quello che è il cuore dell’attività dell’avvocato?

MA TRANQUILLI….!

Per lo studio del processuale (almeno per il primo orale) possiamo operare una “selezione” degli argomenti più rilevanti per la risoluzione dei casi giuridici.

Ultima riflessione: se dovete riprendere lo studio dopo un po’ di tempo (non per chi già studia, es. magistratura) potreste iniziare con il compendio per riprendere velocemente la materia e poi, una volta saputa la data, valutare eventuali approfondimenti dal manuale.

Ragionate sempre facendo riferimento ai tempi più stretti, se poi avrete più tempo sarà solo un’opportunità per approfondire quanto già studiato.