Chi è Rita Levi Montalcini? La sua storia, i suoi contributi, le sue scoperte, il Premio Nobel.
Oggi 22 Aprile l’Italia celebra la nascita di uno dei personaggi moderni più illustri della sua storia, un vanto, un orgoglio tutto made in Italy: Rita Levi Montalcini.
Ma chi è questa donna di cui L’italia si fa orgogliosamente fregio?
Chi è? Rita Levi Montalcini nasce a Torino il 22 Aprile 1909. Si iscrive alla facoltà di Medicina e fin dal primo anno lavora, come internista, nell’ Istituto di Giuseppe Levi, dove conosce Salvatore Luria e Renato Dulbecco. Ciascuno dei tre giovani vincerà il Premio Nobel. Si laurea nel 1936 in medicina presso l’ Istituto di Anatomia Umana dell’Università di Torino con il Prof. Giuseppe Levi.
Leggi razziali: con la promulgazione delle leggi razziali in Italia nel 1938, la Montalcini, di origine ebrea, è costretta a sospendere la sua specializzazione in Psichiatria e Neurologia in Italia e a trovare rifugio in Belgio. A Liegi prosegue la sua collaborazione con Giuseppe Levi. Tuttavia con l’inizio della guerra la Germania nazista invade il Belgio, costringendola prima a scappare a Bruxelles per poi rientrare a Torino. Qui continua la sua attività di ricerca sui meccanismi della differenziazione del sistema nervoso, allestendo un piccolo laboratorio casalingo. Durante l’occupazione tedesca, lei e la sua famiglia trascorrono un periodo a Firenze per nascondersi dai nazisti, dove prende contatto con le forze partigiane e, infine, opera come medico al servizio delle Forze Alleate.
L’attività di ricerca tra gli USA e il Brasile: facendo seguito all’ invito rivoltole dal Prof. Viktor Hamburger nel 1947 si trasferisce negli Stati Uniti alla Washington University di St Louis nel Missouri, per proseguire la ricerca avviata a Torino ed insegnare neurobiologia. Nel 1952 si reca in Brasile per continuare i propri esperimenti di cultura in vitro, presso l’Istituto di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro, ospite del Prof. Carlo Chagas.
La scoperta: grazie alla sperimentazione condotta in Brasile nel dicembre 1952 giunge all’identificazione del fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, acronimo NGF). Nel 1953, rientrata alla St. Louis, viene affiancata nell’attività di ricerca dal giovane biochimico Stanley Cohen. Insieme, utilizzando il sistema in vitro ideato dalla Montalcini, effettuano la prima caratterizzazione biochimica del fattore di crescita, una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso.
Il Premio Nobel: Grazie a questa scoperta nel 1986 Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen otterranno il Premio Nobel. Da questo momento le discipline che oggi chiamiamo neuroscienze e che indagano il cervello umano guadagnano un posto rilevante nel panorama delle scienze naturali.
Rientro in Italia: Tra il 1961 e il 1962 crea a Roma un centro di ricerca sull’ NGF. Nel 1969 rientra definitivamente in Italia per fondare e dirigere l’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma. Dal 1983 al 1998 dirige l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Per tutta la sua vita sarà membro delle più prestigiose accademie scientifiche, tra cui l´Accademia Nazionale dei Lincei, l´Accademia Pontificia, l´Accademia delle Scienze, the National Academy of Sciences negli USA e la Royal Society.
Contributi umanitari e onorificenze: Nel 1998 contribuisce alla fondazione della sezione italiana della Green Cross International, riconosciuta dalle Nazioni Unite. Con Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, finanzia borse di studio a sostegno dell’istruzione di donne africane. Nel 2001 viene nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi .
Ultimi contributi: Nel 2002 ha fondato a Roma l’EBRI (European Brain Research Institute) di cui è stata Presidente fino alla sua scomparsa, avvenuta il 30 dicembre 2012, all’età di 103 anni.